Arrestato, torchiato, espulso e nemesi finale: licenziato in tronco.
Beh, se credete che il ciclismo professionistico sia ancora un oasi felice dove ogni tanto qualche furbetto della parrocchia s'imbottisce di farmaci per vincere mentre gli altri sono tutti santi, allora siete pronti anche a credere che Gesù bambino è morto di freddo...
Applausi, come chiosava il grande blogger Ercole Compiuter.
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