martedì 8 luglio 2008

Virginia di nome e di fatto?

Fa sempre piacere sapere che il primo ministro si preoccupa per noi, popolo italiano sovrano, ma soprattutto bue.

Neanche dieci giorni fa aveva lanciato il suo j'accuse contro la magistratura:
"o faccio il premier oppure passo il mio tempo a preparare i documenti per difendermi nei processi".
Bravo, bene, bis! 
Cattivo cattivissimo, ciaciaciacià!

Salta fuori poi che il Banana ha un concetto tutto suo di cosa voglia dire "fare il premier" o "pensare al paese", anzi, viene da quasi pensare che la parola "premier" stia ad indicare colui che esercita lo ius primae noctis.

Archiviata la sempre ottima Carfagna, questa volta è il turno della signorina Virginia (!) Sanjust di Teulada (o di via Teulada?), il cui nome già è tutto un programma televisivo.

E poi c'era chi aveva il coraggio di attaccare il Banana per via delle quote rosa!

Ammazza, ne ha impalmate più lui in un mese che il partito democratico in una legislatura.

Ma a prescindere dalla ragguardevole prestanza fisica, se facciamo la somma del tempo passato a raccomandare questa o quella, salta fuori che con metà del tempo (e dei soldi) spesi al cellulare o in diamanti o altre quisquilie, probabilmente avremmo risolto il problema dei rifiuti in Campania, la fame nel mondo e la crisi petrolifera.

Presidente, lei sa che io sono sempre disposto a mettermi una mano sulla coscienza quando si tratta di belle gnocche, ma pensi se le venisse uno sciopón sul più bello: 
francamente sarebbe imbarazzante.

Insomma, Presidè, non so, veda lei, si faccia dare da La Russa qualche goccia di bromuro da mettere nel caffé, adesso che il servizio militare è stato esteso alle donne, chissà quante dosi saranno rimaste da smaltire.

No, eh?
Avanti con la prossimaaaa!

Nessun commento:

Google