giovedì 26 giugno 2008

Fini e le fatiche di (porto) Ercole

Ueh ragà, qui l'affare s'ingrossa... sarà mica ora di metterlo in mano ad un avvocato?

Ora che ci siamo tolti ogni ragionevole dubbio su cosa ci si riferisca quando si nomina "un importante membro del parlamento", attendiamo fiduciosi gli sviluppi.

Complimenti per la trasmissione, presidè.

martedì 24 giugno 2008

Mai più senza


Con la calura di questi giorni, finalmente qualcosa di utile per il povero colletto bianco attaccato alla tastiera.


lunedì 23 giugno 2008

O Italia o Spagna, basta ch'as magna

Chi di rigore ferisce, di rigore morisce...

Finalmente ci siamo tolti ogni ragionevole dubbio: il Banana porta sfiga alla nazionale.
Esattamente come nella politica, dove al di fuori delle leggi fatte per sé, quel poco che rimane o serve a poco o peggiora la situazione, così nel calcio, se non si parla di Milan, è meglio soprassedere.

Dato che in Italia il calcio viene usato come foglia di fico per nascondere ben altri problemi, "si vabbé abbiamo 4000 tonnellate di rifiuti per strada a Napoli, però siamo campioni del mondo...", adesso si tornerà alla giusta realtà, un paese con una modestissima nazionale di calcio e un ancora più modesto esecutivo.

Pallaaaaaaa, pallaaaaaa!

domenica 22 giugno 2008

Sotto il cappello, niente

Dopo la bandana da pirata dei caraibi, quest'anno sembra che il copripelata preferito dal Banana sia diventato il panama.
Plaudo alla scelta essendo il panama di origine centramericana, regno indiscusso dei coltivatori di banane e il Banana è un bananiere a 24 carati.
Quei pataccari del Giornale sono riusciti a scomodare invece Churchill e Roosvelt come testimonials del panama andando a intervistare Carlo Rossella, quello che giocava a fare il grande direttore "indipendente" del TG1.
Cosa c'entrino due illustri protagonisti della Storia con una comparsa, solo quelli del Giornale lo sanno.


Ovviamente si guardano bene dal menzionare che il panama era il cappello preferito da Al Capone, che, al pari del Banana, aveva una folta capigliatura, uno stacco di coscia di 20 centimetri e una particolare simpatia per le tasse, solo che negli USA non esistevano né Craxi, né Tremonti, né il condono.
Per non parlare della megalomania...

venerdì 20 giugno 2008

C'eravamo tanto amati

La luna di miele tra il Banana e Uolter è finita, è durata un po' più di un orgasmo e un po' meno di una risuolatura di scarpe (cit.).

Il tenero Uolter ha minacciato il Presidente Operaio di scendere in piazza in autunno. 
Tonino, il Giustizialista della notte (il mio idolo, ndr), gli ha comprensibilmente chiesto: ma perché dobbiamo aspettare l'autunno?

Perché in autunno cadono le foglie, comprese quelle di fico?
Perché adesso i potenziali manifestanti sono già tutti a fare una dura opposizione alle onde sulla battigia?
Ma soprattutto, il tenero Uolter, è così sicuro che in Autunno ci sarà ancora il Partito Democratico?

A prescindere dal fatto che le manifestazioni di piazza non sono mai contate una sega, naturalmente.

mercoledì 18 giugno 2008

Carramba che compleanno

Oggi è il sessantacinquesimo compleanno di Raffaella Carrà e prima del rituale "e chi cazzo se ne frega!", vorrei fare gli auguri alla matriarca della TV di rincoglionimento italiana e non solo.

Comunque avrei giurato fossero di più, sono sicuro di averla vista come comparsa in un film dei fratelli Lumiere.

Ma se lei ne fa sessantacinque, suo marito Enzo Paolo Turchi, per gli amici "Findus", avrà già passato i 100?

martedì 17 giugno 2008

A caval brambilla non si guarda tra le cosce

Quest'anno ad Ascot non si entra senza mutande.

Maaa, gnente gnente i cavalli in concorso sono quelli dei pantaloni?

Per fortuna questa stravagante iniziativa si applica solo oltremanica, noi italiani possiamo stare tranquilli grazie alla siura Michela Vittoria Brambilla e alla ministra senza portafoglio (e forse anche senza mutande), Carfagna.

Ma a parte tutto, volete mettere quattro ronzini con le cavallone nostrane?

All'italiano non far sapere quant'è bello pagare le tasse per il Corriere

Oggi sono incespicato in uno struggente elzeviro scritto da Claudio Magris sul Corriere della Sera.
Credo che il tapino meriti una argomentata risposta.


Caro Magris,
comprendo il nobile tentativo di convincere l'italiano medio a pagare le tasse, certo fa un po' pensare il fatto che sia dovuto risalire fino al 1984 per riuscire a scovare qualcuno contento di pagarle...
Veda, il problema, almeno per quanto mi riguarda, non è il fatto di pagare le tasse in sé, ma di vedere come vengono spesi bene i miei soldi.

Per esempio, quanto sento dire al Premier in gita che lo Stato Italiano (laico a suo dire, certamente poffarbacco!) dovrebbe passare gratis (et amore Dei) i libri alla scuola cattolica, a me non solo passa la voglia di compilare il famigerato F24, ma mi viene addirittura lo strano desiderio di utilizzare gli F16 per bombardare il Vaticano e Palazzo Chigi.
Mica per niente sa, ma visto che la scuola statale versa in condizioni pietose (veda statistiche OCSE se non ci crede), l'idea che si sottraggano ulteriori risorse per fare piacere al Papa mi fa felice come un toro preso per i coglioni.

Oltretutto non vale neppure la pena di soffermarsi sulla consolidata fama di contribuente modello dell'attuale presidente del consiglio, grande appassionato di condoni tombali e procedimenti caduti in prescrizione, ormai c'è venuta l'orchite a furia di sentire queste storie edificanti.

Quando leggo che alcuni stakanovisti della busta paga (e talvolta anche della bustarella...) percepiscono 2 stipendi, quello come consiglieri regionali e come parlamentari, anche se la legge lo vieta, anzi, lo vieterebbe, preferirei investire i miei soldi in qualche kalashnikov, altro che sentenze del TAR e beneficenza.

Quando scopro che una solerte dirigente della provincia (un ente utilissimo per carità), dopo aver timbrato il cartellino andava in piscina ad allenarsi, essendo campionessa dei quattrocento misti senior, mica pizza e fichi, mi verrebbe voglia di spronarla ad allenarsi in un'altra specialità: i quattrocento chilometri a calci in culo, altro che spostarla ad altro ufficio.

Quando so che parte dei miei soldi viene destinata a stipendiare giornaletti messi su con la complicità di qualche peone di Montecitorio per gabbare quattrini allo stato, vorrei tanto che gli pigliasse fuoco la redazione (con loro dentro, sia chiaro, vogliamo sprecare benzina con quel che costa?).

Ma per non restare sul generico, le dirò che ultimamente ho dovuto far eseguire alcuni lavoretti a casa.
Lei crede che qualcuno tra imbianchino, giardiniere e tappezziere abbia manifestato la voglia di rilasciare fattura?
Anzi, quando ho chiesto di pagare con assegno, mi hanno anche candidamente risposto:
"eh ma sa adesso ci stanno attenti con gli assegni..."

Le tasse, caro Magris, è bello pagarle in Svezia, con buona pace sua, del Presidente e del re del caffé, qua a pagare le tasse sono rimasti solo i coglioni come me, altro che storielle da libro cuore di venticinque anni fa.

Mi scusi per i toni un po' sarcastici, ma sa, quando oltre ad essere cornuti, si viene anche presi per le natiche...

Tanti saluti, complimenti per la trasmissione e mi raccomando, lasci anche qualcosa di mancia nell'F24.

lunedì 16 giugno 2008

Nei secoli infedele

Non abbiamo manco fatto in tempo a digerire la bizzarra condanna del povero Paolini, che subito la Cassazione ci propina una nuova, storica sentenza: i carabinieri non possono avere amanti.


Non è ben chiaro come sia stata scoperta la tresca ma possiamo immaginare la scena all'ingresso in caserma:
- Alt, chi va là, fermo o sparo!
- Appuntato con amante!
- Appuntato alt, amante avanti, si faccia riconoscere!

domenica 15 giugno 2008

Diobono sì, Fenomeno è la parola giusta!

Dopo aver passato una vita a correre dietro al pallone, il buon Ronaldo ultimamente sembra essersi svegliato e in preda a tempeste ormonali si è sistematicamente messo a correre dietro alle belle gnocche, le quali, ovviamente, sono ben felici di poter inserire nel curriculum il nome del Fenomeno.

L'ultima volta l'hanno visto giocare alla merla con la bella Nichole Bahls, la quaglia oltretutto si presenta con tali attributi che anche il Papa farebbe una certa fatica a dire di no...

sabato 14 giugno 2008

In nome del popolo televisionaro italiano

Siccome, digiaaamogelo, siamo un paese del menga, nonostante il marasma in cui versa, la giustizia italiana deve trovare perfino il tempo di emanare sentenze come quella a carico di Gabriele Paolini, in arte videodisturbatore.

La corte di cassazione ha sentenziato che l'estroverso Paolini, autore del "Berlusconi cornuto!" più famoso della storia della TV, è colpevole di interruzione di pubblico servizio.

Già a definire il TG1 un pubblico servizio, ci vuole un discreto coraggio, ma lasciamo perdere queste pretestuose polemiche verso il canale televisivo ufficioso del Vaticano, leggiamo le motivazioni della singolare sentenza:

"chi si apposta dietro le telecamere in una pubblica via, commette reato anche se è muto, immobile e non gesticola".

Dubito che basteranno le carceri italiane per contenere quella massa di cretinetti che invariabilmente si piazza dietro al giornalista di turno per salutare la mamma e i parenti.

E pensare che quella buonanima di Frajese aveva risolto il problema a modo suo, senza scomodare le toghe che dovrebbero occuparsi di ben altri problemi...



Un calcio nei maroni è per sempre, altro che sentenze della cassazione.

venerdì 13 giugno 2008

L'insopportabile leggerezza del gossip

Le cronache mondane riportano che un tale Rooney, che non so manco chi minchia sia, si è sposato in Italia spendendo e spandendo milionate di euro.

Una domanda s'impone:

E chi se ne stracazzofrega?


Ma quand'è che finirà questo scempio di coglioni con le vicende private del signor nessuno?

Veltrony Blair

Finché lo dico io sono cazzate, ma se lo dice l'Economist allora, so' cazzi...

giovedì 12 giugno 2008

Smento ergo sum

C'è una figura che si aggira nel parlamento italiano da qualche legislatura e che merita di passare alla storia, di finire sul calendario di Frate Indovino, tra Santa Rita del Divin Espianto e San Silvio Martire della Magistratura Rossa.

Il suo nome è Bonaiuti e il suo ruolo istituzionale si colloca a metà strada, tra il parafulmine e lo zerbino.
Ha il faccione bonario di quel compagno di banco che non capiva una mazza, però all'esame riuscì a copiare il tema e fece un inatteso figurone.

Il pacioso Bonaiuti non è stato scelto a caso, ha un talento naturale per dire le peggiori frescacce rimanendo non solo serio, ma assumendo addirittura quell'aria grave, di circostanza, tipica di chi sta soppesando le parole o forse di chi sta disperatamente cercando di scoreggiare in pubblico senza farsi sentire dopo un pranzo troppo abbondante.

Il Banana ne ha sparata una grossa? Accorruomo, presto, bonaiuto!
Ecco dunque l'intrepido pompiere arrivare trafelato davanti alla prima telecamera di passaggio per spegnere l'incendio, se necessario anche in mutande e canottiera, per smentire qualunque cosa, ivi incluso, se necessario, che la terra ruoti intorno al sole o che l'acqua scorra verso il basso.
Fantastica quella volta che gli toccò girare la frittata su Alitalia, quando Berlusconi, dopo aver dichiarato che i figli erano pronti a farsi avanti, puntualizzò mezzora dopo che non lo avrebbe mai permesso.
- "Tutta colpa di Prodi!".
Che classe, che talento, che mito!

Parliamoci chiaro, è un fottuto lavoraccio, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno, tutti gli anni.
Niente ferie, straordinari tutti i giorni, nessun sindacato, una modesta paga da onorevole e la rinuncia completa a pensare con il proprio cervello.

Ad esempio, ieri gli è toccato smentire che il Banana volesse fare un decreto legge sulle intercettazioni, "un banale errore materiale", ha argomentato accigliato, col ditone puntato verso Tonino il Giustizialista.

Ma certo onorevole Bonaiuti, si figuri se noi avremmo mai potuto pensare male, circondato da un cerchia di galantuomi di provata dirittura morale, giammai sfiorati dalla minima indagine giudiziaria...
Capiamo benissimo il suo dramma, anche noi teniamo famiglia e proviamo sincera simpatia per il suo caso umano.

Stia sereno e continui a regalarci momenti indimenticabili di umorismo come solo lei sa fare.

Al cittadino non far sapere quant'è bello il doppio stipendio del consigliere

Vi eravate sempre chiesti perché i politici debbano sempre girare con la scorta?
Ma è chiaro, perché devono difendere il maltolto...

E poi vi state anche a chiedere perché questo dannato paese stia finendo in merda.

Spero che questi 12.000 euro extra ve li consumiate in purganti.

martedì 10 giugno 2008

Se Santa Rita ti lascia la milza

Non so perché ogni tanto, ad anni alterni, salta fuori la solita clinica, il solito ospizio-lager, rigorosamente con nomi di santi, dove si perpetrano le peggiori infamie ai danni dei malcapitati pazienti.

Questa volta è il turno di Santa Rita, sempre sia lodata, dove esercita(va) tale Dott. Pier Paolo Brega Massone, il quale dev'essere munito, oltre che del bisturi facile, anche di un ben primordiale senso dell'ironia se non si peritava di firmarsi "Arsenio Lupin della chirurgia" negli SMS inviati agli amici.

Cosa c'entri il povero Arsenio Lupin, ladro e gentiluomo, con questo epigono nostrano del Dott. Mengele, lo sa solo, appunto, Santa Rita.
La cosa incoraggiante è che non era il solo ad avere uno strano concetto del giuramento di Ippocrate, perché pure gli altri "specialisti" sembrano usciti più da un film di Kruger che dalla facoltà di medicina.  
 
Il simpatico proprietario della clinica invece è un notaio, altra categoria di bella gente per la quale avrei pronta una cura medievale a base di pinze e tenaglie arroventate (cit.).

Ecco, mi piacerebbe tanto sentire l'opinione di qualche animina bella, di quei morti di sonno di "nessuno tocchi Caino".

Avete ragione, nessuno tocchi Caino, almeno non prima di aver preso in mano il cric.

sabato 7 giugno 2008

I mostri



Dino Risi se n'è andato oggi, ma...i mostri rimangono.

Peccato, sono sempre i migliori ad andarsene per primi.

Ciao Dino.

(N) euro 08

Stanno per partire i campionati europei di calcio, ma c'è già uno sicuramente nel pallone:
il Banana.

Non aveva ancora finito di dire (molto sottovoce) che lo stato è laico, che stava già promettendo libri gratis alle scuole cattoliche di Papa Torsch, il quale si diceva felice e contento per "il nuovo clima politico in Italia", salvo fingere qualche mugugno per questo o quel provvedimento del governo in materia di clandestini che si è incerti se definire di matrice nazista o semplicemente cretina.

Veltroni, da buon premier ombra, intanto, faceva l'ectoplasma, guardandosi bene dal contraddire il grande manovratore. No dico, lo avete per caso sentito fiatare sulla boutade dei libri gratis alle scuole private?

Finito il pellegrinaggio in Vaticano, l'Ometto della Provvidenza è tornato a platee più consone alle sue abitudini, dove ha ripetuto una frase che gli piace tanto: "pagare meno per pagare tutti".
Ma non dovrebbe essere il contrario? E soprattutto, viste le precedenti iniziative, non era meglio trasformare lo slogan in "pagare meno per condonare tutti"?

In questa orgia di pompini a vicenda, il Banana non poteva resistere alla tentazione della spacconata: "via i rifiuti da Napoli entro luglio!".
A parte che bisognerebbe capirsi bene, entro luglio cosa vuol dire, il primo luglio o il trentuno?

C'è di bello che per dimostrare che razza di pataccaro sia il Banana, è sufficiente mettersi a sedere in riva al grande fiume e aspettare che faccia (o non faccia a seconda dei casi) tutto da solo.

Ma a noi in fondo checcefrega, la palla è rotonda.

Statistiche alla mano, persino gli omicidi sono destinati a diminuire durante l'orario delle partite, Casal di Principe inclusa.

Se non è culo questo.

giovedì 5 giugno 2008

Energie alternative

Il minestrello Scajola, con la verve che lo contraddistingue, all'indomani dell'incidentino alla centrale nucleare slovena, sentenzia: "indietro non si torna!"

Scusi ministro, bella forza, non siamo neanche partiti...

Se riuscissimo a trasformare le cazzate in energia, con Scajola saremmo a posto per svariati secoli.

mercoledì 4 giugno 2008

Oral pro nobis

Nell'anno Domini 2008, una coppietta di baldi giovani reduci dalla notte bianca (e sticazzi nun ce lo volemo mette dottò?), per evitare il rischio di finire anche loro in bianco ebbero la brillante idea di infilarsi nel banco confessionale di una chiesa di Cesena

Dato che non c'era posto per entrambi all'interno, lui entra nel confessionale e lei va a recitare l'avemaria dall'altra. Nel mezzo rimane il mal proteso nervo come lo avrebbe definito Dante.

Tra gemiti e sussulti si consuma così nella penombra un sorbolone ex-cathedra e viene da chiedersi se nella chiesa, nel mentre, risuonassero pure le magiche note di Sir Edgar Elgar con la celebre Musica di Pompa e Circostanza.
Pare di no perché vengono ignobilmente cappellati e il coitus sacrilegus viene brutalmente interruptus dal parrocus.

Per giustificare la demenziale scelta del postribolo, con il candore che solitamente contraddistingue i cretini, adducono: 
- "ma noi siamo atei, per noi un posto vale l'altro!"
- Mavaffanculo, pure io so' ateo però mica vengo a casa tua a trombare senza invito!

Ma guarda tu se per colpa di due rincoglioniti ci deve andare in mezzo tutta una categoria.

lunedì 2 giugno 2008

Vieni avanti... pellegrino!

Buone notizie dal Vaticano.
Pare che il Papa, dopo aver esaminato lo stato di cassa, abbia deciso che serve una milionata o due di pellegrini per rianimare le magre finanze e così ha deciso di calare l'asso di briscola, l'ostensione della sindone.

Ovviamente Comune e Regione già gongolano, sono entusiasti dell'idea, visto che pellegrino è sinonimo di quattrino e pecunia non olet.

Questi sarebbero i discendenti di colui che, si narra, scacciò i mercanti dal tempio.
Mica per niente, bisognava iniziare a costruirci sopra un centro commerciale di dieci piani...

L'esorciccio

- "Per quella compagnia serve un esorcista!": also sprach Spinetta.
- "Le dichiarazioni di Spinettà, si commentano da sole": ha chiosato il ministro Matteoli.

In mancanza dell'esorcista, parlò l'esorciccio...

Caro Ministro Matteoli, mi perdoni se la mia ignoranza non arriva alla sua, ma lei non appartiene a quello schieramento il cui capoccia diceva un giorno sì e l'altro pure, circa 2 mesi fa, che Alitalia se la voleva comprare una cordata italiana di imprenditori di lì a pochi a giorni?

Pensa che ci sia ancora da aspettare molto?

domenica 1 giugno 2008

Un ministero per Sofia

Non so voi, ma visto che il Banana ama circondarsi di gnocca, vedrei molto bene Sofia Vergara al ministero degli "affari" Esteri.

Volete mettere con le tette di Frattini?
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