C'è una figura che si aggira nel parlamento italiano da qualche legislatura e che merita di passare alla storia, di finire sul calendario di Frate Indovino, tra Santa Rita del Divin Espianto e San Silvio Martire della Magistratura Rossa.
Il suo nome è Bonaiuti e il suo ruolo istituzionale si colloca a metà strada, tra il parafulmine e lo zerbino.
Il suo nome è Bonaiuti e il suo ruolo istituzionale si colloca a metà strada, tra il parafulmine e lo zerbino.
Ha il faccione bonario di quel compagno di banco che non capiva una mazza, però all'esame riuscì a copiare il tema e fece un inatteso figurone.
Il pacioso Bonaiuti non è stato scelto a caso, ha un talento naturale per dire le peggiori frescacce rimanendo non solo serio, ma assumendo addirittura quell'aria grave, di circostanza, tipica di chi sta soppesando le parole o forse di chi sta disperatamente cercando di scoreggiare in pubblico senza farsi sentire dopo un pranzo troppo abbondante.
Il Banana ne ha sparata una grossa? Accorruomo, presto, bonaiuto!
Ecco dunque l'intrepido pompiere arrivare trafelato davanti alla prima telecamera di passaggio per spegnere l'incendio, se necessario anche in mutande e canottiera, per smentire qualunque cosa, ivi incluso, se necessario, che la terra ruoti intorno al sole o che l'acqua scorra verso il basso.
Fantastica quella volta che gli toccò girare la frittata su Alitalia, quando Berlusconi, dopo aver dichiarato che i figli erano pronti a farsi avanti, puntualizzò mezzora dopo che non lo avrebbe mai permesso.
- "Tutta colpa di Prodi!".
Che classe, che talento, che mito!
Parliamoci chiaro, è un fottuto lavoraccio, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno, tutti gli anni.
Niente ferie, straordinari tutti i giorni, nessun sindacato, una modesta paga da onorevole e la rinuncia completa a pensare con il proprio cervello.
Ad esempio, ieri gli è toccato smentire che il Banana volesse fare un decreto legge sulle intercettazioni, "un banale errore materiale", ha argomentato accigliato, col ditone puntato verso Tonino il Giustizialista.
Ad esempio, ieri gli è toccato smentire che il Banana volesse fare un decreto legge sulle intercettazioni, "un banale errore materiale", ha argomentato accigliato, col ditone puntato verso Tonino il Giustizialista.
Ma certo onorevole Bonaiuti, si figuri se noi avremmo mai potuto pensare male, circondato da un cerchia di galantuomi di provata dirittura morale, giammai sfiorati dalla minima indagine giudiziaria...
Capiamo benissimo il suo dramma, anche noi teniamo famiglia e proviamo sincera simpatia per il suo caso umano.
Stia sereno e continui a regalarci momenti indimenticabili di umorismo come solo lei sa fare.
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