martedì 17 giugno 2008

All'italiano non far sapere quant'è bello pagare le tasse per il Corriere

Oggi sono incespicato in uno struggente elzeviro scritto da Claudio Magris sul Corriere della Sera.
Credo che il tapino meriti una argomentata risposta.


Caro Magris,
comprendo il nobile tentativo di convincere l'italiano medio a pagare le tasse, certo fa un po' pensare il fatto che sia dovuto risalire fino al 1984 per riuscire a scovare qualcuno contento di pagarle...
Veda, il problema, almeno per quanto mi riguarda, non è il fatto di pagare le tasse in sé, ma di vedere come vengono spesi bene i miei soldi.

Per esempio, quanto sento dire al Premier in gita che lo Stato Italiano (laico a suo dire, certamente poffarbacco!) dovrebbe passare gratis (et amore Dei) i libri alla scuola cattolica, a me non solo passa la voglia di compilare il famigerato F24, ma mi viene addirittura lo strano desiderio di utilizzare gli F16 per bombardare il Vaticano e Palazzo Chigi.
Mica per niente sa, ma visto che la scuola statale versa in condizioni pietose (veda statistiche OCSE se non ci crede), l'idea che si sottraggano ulteriori risorse per fare piacere al Papa mi fa felice come un toro preso per i coglioni.

Oltretutto non vale neppure la pena di soffermarsi sulla consolidata fama di contribuente modello dell'attuale presidente del consiglio, grande appassionato di condoni tombali e procedimenti caduti in prescrizione, ormai c'è venuta l'orchite a furia di sentire queste storie edificanti.

Quando leggo che alcuni stakanovisti della busta paga (e talvolta anche della bustarella...) percepiscono 2 stipendi, quello come consiglieri regionali e come parlamentari, anche se la legge lo vieta, anzi, lo vieterebbe, preferirei investire i miei soldi in qualche kalashnikov, altro che sentenze del TAR e beneficenza.

Quando scopro che una solerte dirigente della provincia (un ente utilissimo per carità), dopo aver timbrato il cartellino andava in piscina ad allenarsi, essendo campionessa dei quattrocento misti senior, mica pizza e fichi, mi verrebbe voglia di spronarla ad allenarsi in un'altra specialità: i quattrocento chilometri a calci in culo, altro che spostarla ad altro ufficio.

Quando so che parte dei miei soldi viene destinata a stipendiare giornaletti messi su con la complicità di qualche peone di Montecitorio per gabbare quattrini allo stato, vorrei tanto che gli pigliasse fuoco la redazione (con loro dentro, sia chiaro, vogliamo sprecare benzina con quel che costa?).

Ma per non restare sul generico, le dirò che ultimamente ho dovuto far eseguire alcuni lavoretti a casa.
Lei crede che qualcuno tra imbianchino, giardiniere e tappezziere abbia manifestato la voglia di rilasciare fattura?
Anzi, quando ho chiesto di pagare con assegno, mi hanno anche candidamente risposto:
"eh ma sa adesso ci stanno attenti con gli assegni..."

Le tasse, caro Magris, è bello pagarle in Svezia, con buona pace sua, del Presidente e del re del caffé, qua a pagare le tasse sono rimasti solo i coglioni come me, altro che storielle da libro cuore di venticinque anni fa.

Mi scusi per i toni un po' sarcastici, ma sa, quando oltre ad essere cornuti, si viene anche presi per le natiche...

Tanti saluti, complimenti per la trasmissione e mi raccomando, lasci anche qualcosa di mancia nell'F24.

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