lunedì 9 marzo 2009

La soldatessa alle grandi manovre

Nel trentennale abbondante di una pietra miliare del cinema trash che più trash non si può, benché pregevolmente affollato da star di prima grandezza dell'attuale panorama cinematografico italiano, quali nostra signora del divin fondoschiena Edwige Fenech, san Lino Banfi e l'inarrivabile Alvaro Todt Vitali, la nostra ragguardevole ministra delle impari importunità è andata a festeggiare l'otto marzo in Kosovo, per alzare il morale alle nostre soldatesse in missione per conto di Dio o forse di chi ne fa le veci.

Nell'empito dei sentimenti la soave Carfagna in mimetica ha rivelato uno scoop sensazionale:
"Volevo fare il carabiniere, ma poi la vita è andata diversamente".
Poffarbacco, in effetti lo stacco di coscia c'era, chissà, forse il selezionatore, al contrario del Banana, non s'è lasciato infinocchiare dal folto curriculum calendaristico della aspirante benemerita.

Visto che siamo in vena di rivelazioni, anche io voglio confessare il mio sogno:
volevo fare il presidente degli Stati Uniti, ma poi la vita è andata diversamente.

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