domenica 17 febbraio 2008

Erection day

Non so se c'avete fatto caso ma le elezioni spacciate come il punto di non ritorno per una semplificazione del panorama politico italiano saranno probabilmente le più affollate della storia (con la s minuscola ovviamente).

Ci sono più candidati premier che elettori e liste con nomi pazzeschi, a cominciare dalla lista Pro Life (che si pronuncia Pro Aids) di Giullare Ferrara e Camillo Ruini, la premiata ditta Casini & Cuffaro, passando per la rosa bianca (a quando una lista che si chiami merda azzurra?) , il partito del popolo della libertà vigilata dei nani e delle ballerine, il partito democratico arrivato democristiano, l'Italia dei valori bollati che però non ha niente a che vedere con i sali e i Tabacci, la rosa rossa dei radicali e la cosa-rossa-non-avrai-il-mio-scalpo, del grande capo indiano Falce Che Fuma Toscano e udite, udite, c'è perfino Mastella, quello che aveva scelto l'amore anziché il potere, solo che sua moglie quella sera lì aveva il mal di testa.

Quel che si chiama bipolarismo all'italiana insomma.

Che poi bisognerebbe capire bene il senso delle parole: perché Casini s'è messo a sbraitare che l'UdC non è in vendita?
Chissà perché mi viene da pensare alla scena dei Blues Brothers, con il Banana nei panni di John Belushi che chiede al malcapitato Casini:
"quanto volere tu per due bele done e bela bimba bionda?"

E poi vengono dire il teatrino della politica.
Ma quale teatrino, questo è avanspettacolo.

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